Ridente Principe

Nuova gamma di prodotti "Ridente" per Principe di Corleone

La Cantina Principe di Corleone lancia sul mercato una nuova gamma di prodotti ideata per un consumatore che ricerca l’innovazione attraverso i valori della tradizione e della genuinità. Il canale prescelto è l’Ho.Re.Ca. e si è studiato quindi un nuovo pack da adattare ad una particolare bottiglia stile “borgognotta”.

Il team creativo ha studiato un’etichetta che riprende i tratti della mediterraneità insiti nella cultura della Sicilia, con una chiara indicazione del forte legame con il territorio d’origine.

“Puntiamo con grande interesse al canale Ho.Re.Ca. afferma Leoluca Pollara, Sales and Marketing Manager della cantina, e con Il nuovo packaging abbiamo voluto trasmettere i valori della tradizione e della genuinità con concetti innovativi per offrire ai nostri estimatori vini di qualità, di uso quotidiano”.

Nuova-Panoramica

Il restyling delle linee di vino pregiate - Principe di Corleone

Anno di importanti novità per la cantina Principe Di Corleone, il 2018 si caratterizza per una serie di nuovi restyling delle linee di vino più pregiate.

La prima in ordine temporale è quella dei varietali presentata in anteprima all'ultimo VINITALY.

Ricca di fascino e personalità la nuova livrea ha un andamento obliquo che accentua lo slancio in verticale delle bottiglie. In basso un gioco cromatico romboidale che si ispira ai mosaici del duomo di Monreale conclude l'impaginato grafico.

Copertina

Si allarga la famiglia dello Yogurt Dacos

Si allarga la famiglia dello Yogurt DACOS, accanto ai tradizionali gusti fragola, banana e bianco se ne affiancano altri 5: ananas, mirtilli, frutti di bosco, vaniglia e cocco.

Con l'obiettivo di differenziare il prodotto dalla concorrenza e di creare un coinvolgimento e interazione con i consumatori, i packaging sono stati personalizzati con immagini che rievocano l'ingrediente principale attraverso un trattamento grafico leggero e impattante.

E-Commerce

L'importanza dell'e-commerce per la tua azienda

I social network rappresentano per l’azienda un canale di comunicazione da cui non si può prescindere per poter attuare una strategia efficace.

Giorno dopo giorno incrementano la loro importanza. Gli utenti che hanno un profilo su almeno uno di essi sono sempre in aumento, il numero dei contenuti condivisi con la propria rete di contatti cresce a livelli esponenziali, la durata del tempo trascorso sui social network diventa sempre più consistente. Oltre a tutto ciò bisogna aggiungere l’influenza che ha avuto l’introduzione sul mercato di dispositivi, come smartphone e tablet, i quali rendono l’utilizzo dei social ancora più semplice ed immediato.

Considerando tutti questi aspetti si comincia a capire il ruolo che i social network possono rivestire in una strategia di comunicazione mirata ad un target di clienti ben preciso.

A COSA SERVONO I SOCIAL NETWORK?

Chiariamo un aspetto fondamentale: la funzione principale dei social network è comunicare. Quindi se l’idea è di aprirsi un profilo aziendale su un social network con il solo obiettivo di aumentare le vendite, la strada intrapresa non porterà ai risultati sperati. Vero è che, se si lavora seguendo una strategia studiata a priori, sicuramente i benefici ricadranno su tutte le altre attività messe in atto dall’azienda, per una strategia di marketing a 360°.

La difficoltà maggiore per qualsiasi tipo di azienda è sapere cosa comunicare, ma soprattutto capire cosa gli utenti si aspettano che comunichiamo. In realtà prima di decidere cosa comunicare bisognerebbe capire quali obiettivi si vogliono raggiungereattraverso i nostri messaggi. Sicuramente i contenuti punteranno a far conoscere il brandnel suo complesso, quindi l’hotel, i suoi servizi, il territorio in cui è localizzato e tanto altro ancora.

LE POTENZIALITÀ DEI SOCIAL NETWORK

I social network sono dei potentissimi canali di comunicazione perché sono “a portata di mano”. Con l’avvento degli smartphone e dei tablet non è più necessario dover accendere il computer, aspettare il caricamento e finalmente accedere ad internet. È sufficiente avere uno smartphone o un tablet con sé per essere connessi.

La loro potenza sta anche nel fatto di raggiungere target di qualsiasi età. I social network non sono per i ragazzini come comunemente si pensa. Le ricerche dimostrano che la fascia di età più presente sui social network va dai 20 ai 55 anni circa, ovvero una fascia di persone che dispone di un reddito.

Infine i social network sono gratuiti. Questo è un aspetto da non sottovalutare sia in senso positivo sia in senso negativo. A differenza di canali di comunicazione come la radio o i giornali, se si vuole essere presenti sui social network è sufficiente aprire un profilo aziendale. Qualche minuto, una connessione internet e il gioco è fatto. Tuttavia non bisogna mai dimenticare che i profili, sebbene su di essi ci sia il nostro nome, non sono di nostra proprietà. Ciò vuol dire che ogni social network ha delle linee guida che vanno rispettate per un corretto utilizzo dello strumento.

QUANDO LA BUONA VOLONTÀ NON BASTA

Se aprirsi un profilo su un qualsiasi social network può rivelarsi semplice, gestirlo con l’obiettivo di ottenere precisi risultati lo è un po’ meno.

A monte deve essere fatta un’analisi dettagliata di tutto ciò che riguarda la comunicazione legata all’azienda, la quale possa permettere di realizzare una strategia che prenda in considerazione anche i social network come canali per veicolare il messaggio. Quando però tutto questo diventa difficile da gestire, sia per mancanza di competenze sia per mancanza di strumenti adeguati, è meglio prendere in considerazione la scelta di affidarsi a dei professionisti esterni che possano dare la giusta qualità alla comunicazione nel suo complesso.

Corporate Identity Blog

L'importanza della corporate identity per la tua azienda

Quando si parla di sviluppo di una corporate image, si parla dello studio di un insieme di “valori” che la marca o l’azienda vuole trasmettere. Uno strumento utile a tale scopo è un “sistema di comunicazione aziendale coordinata“.

Se voglio che il mio brand trasmetta una certa corporate image in modo efficace e univoco, ho sicuramente bisogno di un sistema di comunicazione coordinato nella forma e nel contenuto. Dal punto di vista della forma è possibile sviluppare un sistema di comunicazione visiva coordinato che identifica il brand e funga da strumento di comunicazione dei suoi valori.

La corporate identity o immagine coordinata è lo strumento attraverso il quale, a prescindere dalla complessità del sistema di comunicazione, l’immagine aziendale risultante all’esterno viene percepita come proveniente dalla stessa entità.

La coerenza semiotica è alla base di questo strumento perché fornisce ai destinatari precisi punti di riferimento, favorendo un processo di riconoscimento dell’azienda o della marca e della sua attività. L’immagine diventa, quindi, coordinata quando i differenti strumenti comunicativi risultano coerenti l’uno con l’altro.

Sviluppo della corporate identity

Alla base di un sistema di comunicazione coordinato c’è un buon progetto grafico, che parte dallo sviluppo del marchio e si esprime nella sua forma più persuasiva attraverso la grafica pubblicitaria. A partire dal brand e dalla sua manifestazione grafica si studia un sistema di colori e caratteri tipografici istituzionali; Un sistema di layout per la gestione dei prodotti stampati o destinati al web fino allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria. Una buona corporate identity può anche esprimersi attraverso un articolato sistema di elementi coordinati tra loro che interessano non solo la carta stampata o i digital media ma anche l’interior design e il product design.

La storia del brand design coincide con lo sviluppo delle prime corporate identity che sono state un modello progettuale per molti anni. Un esempio storico è sicuramente il maestoso lavoro compiuto da Peter Behrens per l’AEG, a partire dal 1907. Questo virtuoso esempio è considerato da molti il primo vero progetto di immagine coordinata e di industrial design della storia. Behrens ebbe l’incarico di consulente artistico e si occupò di creare la veste grafica dell’azienda, dal logotipo alla pubblicità, alla linea principale dei prodotti. Egli è considerato il precursore del modernismo europeo e il padre del design avendo avuto come allievi, tra gli altri, nomi come: Ludwig Mies van der Rohe, Le Corbusier, Adolf Meyer e Walter Gropius, futuro direttore della Bauhaus.

Conclusioni

Nel campo della comunicazione visiva l’immagine coordinata rappresenta un fondamentale strumento di collegamento tra l’azienda e il consumatore. Grossi brand come Olivetti, Benetton o Barilla hanno utilizzato ampiamente questo strumento affidando lo sviluppo dei vari

elementi che lo compongono a designer di rilievo come Walter Ballmer, Massimo Vignelli o Erberto Carboni. Oggi con la diffusione dei digital media e la crescita del numero di strumenti di comunicazione, sviluppare una propria immagine coordinata diventa un passo fondamentale per la gestione e comunicazione del proprio brand. Nei prossimi articoli vi mostrerò gli esempi più significativi di corporate identity da cui prendere spunto per i vostri progetti.

Packaging Blog

L'importanza del packaging nelle scelte del consumatore

Che si possa utilizzare il packaging come leva fondamentale per il marketing è ormai un principio noto. Le scelte d’acquisto dei consumatori, infatti, sono meno razionali e informate di quanto si potrebbe pensare ed è per questo che, dall’alimentazione all’intrattenimento, i brand puntano sempre di più a un coinvolgimento emotivo e sensoriale del cliente. A partire proprio da confezioni sempre più originali e creative che hanno sempre meno solo il compito di ‘proteggere’ il prodotto, renderlo commerciabile singolarmente o riconoscibile come appartenente a una marca. Quello che il neuromarketing sa bene, infatti, è che ci sono una serie di reazioni istintive che possono essere generate in chi acquista già a partire dal packaging.

Una buona confezione, dunque, è in grado di attirare l’attenzione dei consumatori e di farlo inconsciamente, stimolando quell’approccio sensoriale che ci spinge, per esempio, a posare lo sguardo ripetutamente su confezioni colorate, dalle forme inconsuete, etc. o ad abbandonarci all’istinto di toccare i prodotti, tastarne peso, consistenza, texture.

Il risvolto concreto? Le aziende investono ogni anno in numerosi progetti di Research and Development che hanno come protagonista il confezionamento dei prodotti. Non è un caso, così, che i ricavi netti nel settore del packaging abbiano superato nell’ultimo trimestre del 2017 i 12.7 miliardi di dollari, tra le cifre più alte di sempre. Tra i settori per cui la spesa per il packaging sarebbe maggiore, in particolare, ci sarebbero il food&beverage, il retail (specie l’abbigliamento) e alcuni settori industriali come quello delle materie prime.

PERCHÉ IL FOOD INVESTE IN PACKAGING

Non deve stupire che per le aziende alimentari il confezionamento dei prodotti abbia un valore strategico. In un settore come questo, il packaging assolve a numerose funzioni, quella informativa in primis. Vincoli di legge, consumatori sempre più consapevoli e attenti alle scelte alimentari e un marketing nutrizionale sempre più al passo con le esigenze di una alimentazione sana hanno reso, di fatto, le confezioni del cibo sempre più simili a “infoprodotti” in cui è possibile trovare qualsiasi cosa si voglia sapere sull’alimento che si sta mangiando, dall’apporto calorico alla filiera produttiva. Più in generale, però, quello alimentare è un settore ad alto tasso di prodotti sostitutivi: tra uno yogurt e l’altro, spesso, la differenza non è di sapore o caratteristiche organolettiche ma una semplice questione di brand ed elementi di riconoscibilità a esso collegati.

IL PACKAGING ALIMENTARE PERFETTO

Gli esperti del settore sembrano d’accordo, così, sulle caratteristiche che il packaging alimentare, più di quello di qualsiasi altro prodotto, dovrebbe soddisfare. Nello specifico, sono:

* semplicità che, nel caso degli alimenti, vuol dire anche facilità di utilizzo: un design minimalista ed ergonomico premia sempre. I consumatori, infatti, si aspettano dalle confezioni dei loro alimenti preferiti che occupino poco spazio, siano facili da rimuovere e proteggano l’alimento;

* sostenibilità: proprio a proposito della funzione protettiva delle confezioni alimentari, c’è chi sostiene che possano avere un ruolo fondamentale nel prevenire gli sprechi: un buon packaging, insomma, è quello studiato per mantenere più a lungo le proprietà organolettiche del cibo e conservarlo al meglio;

* personalizzazione: se ci si chiede perché funzionano operazioni come quella di “Share a Coke” che, qualche tempo fa, permetteva di personalizzare la propria lattina di Coca Cola o perché tutti vorrebbero poter fare stampare la propria frase, un proprio simbolo sui confettini di cioccolato come fa M&M’s, bisognerebbe tenere presente che è facile farsi sedurre dall’idea del tailored e creato su misura.

QUANTO CONTANO I COLORI NEL FOOD PACKAGING

Un ruolo fondamentale, però, nel packaging alimentare sembrerebbero averlo i colori. C’è, del resto, tutta una psicologia dei colori ampiamente sfruttata nel marketing che spiega come scegliere quelli giusti per invogliare i consumatori a comprare o, più in generale, per migliorare la brand experience. Non serve ricordare, infatti, come la percezione visiva del prodotto, alimentare in questo caso, possa anticipare l’esperienza stessa che se ne ha e, quindi, orientare le scelte di consumo. Senza contare che i colori e le forme scelte per le confezioni sono vettori spontanei di associazioni ed emozioni fondamentali nel consumer journey.

I colori più utilizzati per il packaging alimentare sembrerebbero essere, così, quelli caldi, perché in grado secondo alcuni studi di stimolare l’appetito. Il rosso, in particolare, è uno dei colori maggiormente collegato all’idea di dinamismo ed energia, oltre ad essere in grado di far aumentare la fame. Giallo e arancione aumentano la visibilità del prodotto sullo scaffale e richiamano l’idea di salute e vitalità, oltre a evocare un immaginario di produzione genuina del prodotto. Chi volesse giocare, però, la carta del rispetto delle tradizioni e di un certo fascino vintage dovrebbe puntare su confezioni marroni per i propri alimenti: richiamano l’idea della terra, della lavorazione artigianale e del rispetto dei sapori naturali e più genuini. Il verde è, invece, il colore per eccellenza dei prodotti biologici, delle preparazioni ‘senza’, quasi sempre utilizzato per i prodotti dietetici, per celiaci o a prova di intolleranze alimentari perché richiama il concetto di salute e vitalità. Un discorso simile vale per il bianco, spesso utilizzato per il packaging degli alimenti ipocalorici o dei prodotti dietetici. Colori come il nero, l’oro o l’argento sono legati, invece, all’idea di eleganza, ricercatezza delle materie prime, rarità, ragione per cui vengono

utilizzati nel caso di alimenti pregiati, col titolo di DOC, DOP, etc. Attenzione, invece, a usare il blu: dal momento che non esistono in natura alimenti di questo colore è una delle tonalità più insidiose per il packaging alimentare, eccetto nel caso in cui si voglia suggerire l’idea di freschezza dei prodotti da banco per esempio.

L’IMPORTANZA DEL PACKAGING NEL FOOD ECOMMERCE

Numerosi studi hanno dimostrato, poi, quanto importante sia il packaging per il food eCommerce. Come ha sottolineato anche Daniele Rutigliano durante il suo intervento a SMAU Napoli 2016, infatti, la confezione di un prodotto alimentare acquistato sul web è uno dei pochi segni che ne indicano la freschezza, la genuinità, la qualità, oltre a essere uno dei principali elementi di scelta e quello da cui, una volta ricevuta la spedizione, comincia a strutturarsi la soddisfazione del cliente. Gli esperti consigliano, così, alcune regole per realizzare il packaging per l’eCommerce perfetto, a prova di consumatori connessi e acquisti digitali:

* riutilizzo e sostenibilità: chi compra online è mediamente più attento ai temi del riciclo, dell’impatto ambientale dei consumi e della sostenibilità delle materie prime, per questo è meglio puntare su materiali biodegradabili, evitare qualsiasi spreco e pensare a una confezione che possa avere una seconda vita che, tra l’altro, fidelizza il cliente perché in grado di durare nel tempo;

* trasparenza: il consumatore vuole vedere fin da subito il cibo che ha comprato e che mangerà, tanto più che in questo modo può controllare immediatamente qualità come freschezza, integrità, corrispondenza alle aspettative;

* trasportabilità: poiché dovrà essere spedito e potrebbe subire sballottamenti durante il viaggio, chi compra cibo online sembra preferire confezioni in box o formato picnic che proteggano il cibo, ne permettano una perfetta conservazione e siano riutilizzabili.

Social Blog

L'importanza dei Social Network per la tua azienda

L’IMPORTANZA DELL’E-COMMERCE PER LA TUA AZIENDA

Un sito e-commerce rappresenta un’opportunità in continua crescita e sviluppo, sia per l’azienda che vi si affida, sia per l’utente finale.

Sempre più realtà aziendali si lanciano nel mondo del commercio elettronico in quanto, seppure dovendo far fronte a costi fissi e costi variabili spesso non inferiori a quelli del commercio retail lo ritengono una grande occasione di business.

Vediamo di seguito quali sono dunque i vantaggi dei siti e-commerce per le aziende, e quali invece le opportunità dal punto di vista degli utenti finali?

E-COMMERCE: VANTAGGI PER I CONSUMATORI

La crescita del numero di acquisti tramite internet è vertiginosa: difficile dare delle cifre esatte, ma si stima che nel corso del 2017 l’e-commerce in Italia abbia raggiunto un giro d’affari di 19.100 milioni di euro.

A cosa è dovuto questo boom del commercio elettronico? Quali fattori determinano il successo dei siti di vendita online? Quali sono i principali vantaggi dei siti e-commerce percepiti dagli acquirenti?

* Competitività di prezzo: online è spesso possibile trovare prodotti o servizi di interesse a prezzi molto più competitivi rispetto al mercato retail;

* Informazioni e comparazioni: il consumatore può informarsi e comparare prodotti e servizi in piena comodità e con pochi click, tramite schede informative e tabelle con descrizioni dettagliate;

* Maggiore reperibilità: i siti e-commerce possono avere a disposizione determinati prodotti che il potenziale acquirente fatica a trovare nel commercio retail della sua zona di provenienza;

* Acquisto quando e come si vuole: è possibile consultare l’elenco dei prodotti e servizi e procedere all’acquisto in qualsiasi momento, senza limitazioni di giorni e orario;

* Consultazione e usabilità multidevice: l’importanza dell’essere multidevice per un sito e-commerce nasce dal fatto che gli utenti sono sempre meno davanti al computer e sempre più di fronte a uno smartphone o un tablet. La conclusione della fase di acquisto spesso avviene in mobilità;

* Comodità nel ricevimento della merce: tutti i siti e-commerce permettono di scegliere il luogo più comodo per l’invio della merce. Alcuni tra i più grandi operatori e-commerce del mercato danno anche la possibilità di ricevere personalmente la merce presso punti di ritiro presenti in tutte le principali città;

* Metodi di pagamento variegati e sicuri: contrassegno, bonifico, principali carte di credito, conto PayPal sono i principali metodo di pagamento accettati dalla grande maggioranza di siti e-commerce. Tutti i sistemi bancari e di transizione sono ormai allineati per garantire la massima sicurezza e riservatezza dei dati;

* Diritto di recesso: anche per quanto riguarda gli acquisti online si può usufruire del diritto di recesso, a norma di legge;

* Garanzia legale: i prodotti venduti tramite commercio elettronico rientrano a tutti gli effetti nelle condizioni di garanzia;

* Feedback: prima di procedere all’acquisto online, qualora si tratti di un’esperienza nuova, l’utente tendenzialmente consulta i pareri di altri acquirenti e ne tiene conto per la fase decisionale. A sua volta, si sente rassicurato dal fatto di poter lasciare anch’egli un proprio feedback che sarà utile ad altre persone.

E-COMMERCE: VANTAGGI PER LE AZIENDE

Come già accennato, la realizzazione di siti e-commerce richiede comunque un investimento spesso notevole, ma ha dalla sua elementi che rappresentano una grande occasione:

* Svalutazione ridotta e alto grado di rivendibilità: rispetto a un retail, un negozio di commercio elettronico si svaluta molto di meno ed è più rivendibile, acquisendo valore con il crescere del database di clienti;

* Investimento tecnico e tecnologico a lungo termine: software e soluzioni IT possono avere un costo alto per la fase di lancio, ma a lungo andare si rivelano un investimento vantaggioso in quanto si tratta di strumenti aggiornabili e che acquisiscono valore anche con l’esperienza di chi li utilizza;

* Magazzino non necessario: non necessariamente un sito e-commerce deve essere dotato di un magazzino, anzi, nel caso del Dropshipping si stringono accordi con fornotiri affinché si occupino loro dello stoccaggio e della spedizione della merce direttamente al consumatore;

Oltre a questi elementi, con la premessa di un lavoro di qualità e con un Customer Care attento e presente, per un’azienda un altro degli enormi vantaggi dei siti e-commerce è dato dall’indice di gradimento del cliente: la fidelizzazione è, insieme all’incremento di fatturato, l’obiettivo di molte realtà aziendali che si lanciano nel settore del commercio elettronico. E a cliente fa seguito un altro cliente: il passaparola spesso conta molto di più di campagne di marketing. Attenzione però: basta una mossa sbagliata, e il rischio è che il cliente sia perso.

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